Frank Capra
La vita è meravigliosa del 1946, rappresenta il suo capolavoro e la “summa” del Capra-pensiero.
La trama è semplice: un uomo, George Bailey, interpretato da James Stewart, è sul punto di suicidarsi la vigilia di Natale, avendo subito un raggiro che lo ha privato di una somma notevole. Il destino appare segnato, ma giunge in soccorso un angelo di seconda categoria, che gli mostra quali sarebbero le conseguenze del suo gesto. Aiutato pure dai concittadini, verso i quali si era sempre prodigato, la sua situazione si risolve e l’angelo sale di livello, diventando di prima categoria. Un film divenuto simbolico e immortale, tanto che la pellicola originale è custodita nella Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.
Il cinema di Capra, e questa pellicola in particolare, non va letto nell’apparente semplicità e superficialità degli eventi narrati, ma nei livelli di dramma individuale, familiare e sociale che contraddistinguono tutti i suoi lavori.
La vita è meravigliosa è uno dei primi film in cui vennero riprodotti gli effetti di una grande tempesta di neve. Per far questo sul set vennero impiegate tonnellate e tonnellate di roccia calcarea e di intonaco bianco per simulare enormi cumuli di neve. Merito di Russel Shearman, curatore degli effetti speciali, quello di aver “fatto nevicare” attraverso una pompa a pressione che spargeva in aria un composto chimico in cui erano presenti anche acqua e zucchero.
Nel 1971 scrive un'autobiografia, "Frank Capra: il nome sopra il titolo", in quanto è stato il primo regista di Hollywood che abbia potuto far comparire il suo nome prima del titolo del film. Muore nel sonno il 3 settembre 1991, all’età di 94 anni.
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